martedì 24 aprile 2012

IL GRIGIO ASFALTO DELLA CAMPAGNA elettorale

Oggi camminando verso il lavoro ho annusato il dolce profumo di questa campagna elettorale .
I futuri politici ti guardano dai cartelloni di una città vuota a perdere e tutto quello che puoi fare è sviare il loro sguardo cartonato ignorandoli autarchicamente .
Volevo buttare qualcosa nello stomaco ma il puzzo era troppo forte ed insistente come quello di un frutto marcio . E' il segno che il tanfo riesce ormai ad arrivare perfino ai piani alti dove un ipotetico zio Sam alza il dito medio gridando all'alba " BUON GIORNO E VAFFANCULO."


Perdevamo i soldi , perdevamo il lavoro e perdevamo la dignità ma "tutto andava bene " e non c'era da preoccuparsi . Personalmente non credo nella par condicio , non scrivo mai di politica perché la reputo una cosa sporca e per quanto l'arte mi piaccia sporca ed impura non potrei mai tollerare che il mio scrivere si macchiasse di idee politiche . Non sono Majakowskij e non lo sarò mai , non ne ho ne il talento e ne la voglia di prodigarmi per una rivoluzione e davanti ad un castello in fiamme io mi accenderei un bel sigaro con le ceneri del crollo di un impero . Da una parte c'è l'apollineo e dall'altra il dionisiaco mentre due isolati più in là ci sono io al pub quindi non rompete i coglioni ed andate in pace .
Mando un saluto a tutti quelli che ci credono e a tutti i miei amici che hanno il coraggio di avere un'ideale perché io quel coraggio credo di averlo perso . 
Sono crollato al tappeto sin dalla prima ripresa e mi sono addormentato sul ring in un K.O. esistenziale .
Buon giorno Genova .




Ferdi   .

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